- Dettagli
- Scritto da Super User
- Categoria: Uncategorised
- Pubblicato: 10 Ottobre 2014
- Visite: 2633
Il partenariato del progetto, sulla base dei rispettivi ruoli e responsabilità, intende sperimentare azioni territoriali per incoraggiare e diminuire il contrasto tra il sistema scolastico e la popolazione giovanile (11/18 anni), al fine di ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.
L'obiettivo è quindi quello di consolidare il ruolo svolto da tutti gli attori del settore dell'istruzione e delle parti interessate per:
- contribuire alla ridefinizione dei programmi scolastici, con particolare riferimento alle "competenze di vita" per la sperimentazione di metodologie di educazione non formale;
- sperimentare un nuovo approccio didattico e servizi di orientamento a tutti i livelli di istruzione, sulla base di competenze emotive e delle competenze di vita;
- sperimentare percorsi formativi rivolti agli insegnanti delle scuole;
- sperimentare servizi di consulenza e di mentoring attraverso il rafforzamento delle reti di partenariato locali in materia di istruzione e formazione;
- sviluppare modelli per la prevenzione e la lotta contro l'abbandono scolastico da replicare ed utilizzare, concentrandosi sull'integrazione di queste;
- creare una rete di "facilitatori di processo", a disposizione dalle istituzioni per la consultazione, la proposta, la progettazione, il monitoraggio e la valutazione di programmi di formazione in relazione alle esigenze e ai desideri di tutte le parti interessate (giovani, insegnanti, datori di lavoro, enti locali, università, ecc);
- trasferire metodologie e strumenti efficaci per la proposta di raccomandazioni politiche per combattere l'abbandono e la dispersione scolastica.
L'elemento innovativo del progetto SSP consiste nell'introdurre nel mondo della scuola le "competenze di vita-life skills"; esse rappresentano proprio "la dimensione emozionale del curriculum". Riconoscerle significherà stabilire un modello per l'aggiornamento e la formazione permanente degli educatori, per il relativo riconoscimento della qualifica, cosi da sviluppare un dialogo tra le istituzioni ed il mercato del lavoro al fine di garantire il continuo adeguamento del curriculum ai processi di lavoro per mantenere e sviluppare importanti livelli di occupabilità.